Ultrà napoletani sequestrano un treno, è caos

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  1. Mattyforever
     
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    Napoli s’appella al napoletano Coraggio


    ROMA. Sarà un duello in punta di diritto per evitare un rovescio: oggi alle 18 la Corte di Giustizia Federale, presieduta dal napoletano Giancarlo Coraggio, discute il reclamo contro i quattro turni di chiusura delle curve del San Paolo disposte dal giudice Tosel dopo i fatti di Roma-Napoli. Sostengono la tesi di un vizio tecnico i dirigenti del Napoli, che riletta la sentenza di lunedì, appuntano l’attenzione sull’utilizzo dell’articolo 14 del codice a loro avviso non applicabile a club che giochi in trasferta, sfregano quella lampada e sperano stasera ne esca il genio. S’associa l’avvocato Grassani,
    che discuterà il punto cercando di dimostrare che il codice di giustizia sportiva, di fatto, non prevede alcuna norma che punisca i comportamenti dei tifosi fuori dallo stadio casalingo? Il giudice Tosel sente la pelle accapponarsi: fu proprio lui a far introdurre quell’articolo del codice per specificare - dopo l’uccisione di Raciti - che rientravano nella giurisdizione sportiva anche i fatti avvenuti nelle adiancenze dell’impianto. Oltre a incolpare il Napoli per responsabilità oggettiva per i fatti addebitabili ai suoi scalmanati tifosi (uno steward mezzo morto per lo scoppio di un petardo, dodici poliziotti feriti o contusi all’ingresso nello stadio, bombe carta a raffica), Tosel ha voluto con quell’articolo 14 (l’unico del codice che si riferisce specificatamente ad atti di violenza) escludere la pertinenza del giudice sportivo sui fatti gravissimi avvenuti nelle stazioni e sul treno Napoli-Roma. «Quando all’articolo 14 si parla di proprio impianto, si indentifica il San Paolo, mentre le violenze sono avvenute all’Olimpico», è la tesi azzurra: come a dire fate quello che volete, purché lontano da Fuorigrotta? Grassani, però, è da due giorni che punta su altri aspetti della vicenda: vuole far ridurre la sanzione di uno o due turni e la chiusura ad una sola curva (la A) puntando sulla difficoltà di identificare i facinorosi dell’Olimpico con una zona precisa di frequentazione delle curve del San Paolo. «Il codice prevede che gli organi di giustizia possano chiudere uno o più settori degli stadi quando vi è certezza dell’appartenenza dei tifosi responsabili a questi settori - dice Grassani - . Il teorema ultrascurve, non è accettabile. Un buon risultato è ottenere l’apertura di una delle curve, oltre ad uno sconto di due giornate ». Tengono d’occhio la situazione al Viminale: ma se vincesse la tesi del tutti liberi, a qualcuno tra i politici non dispiacerebbe.


    tuttosport
     
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8 replies since 3/9/2008, 19:16   35 views
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